Già 65 viaggi apostolici, 34 all’estero e 31 in Italia, e altri all’orizzonte, fra cui Cipro e Grecia. Fra le molte ragioni, il desiderio di farsi prossimo alle fratture del nostro tempo – del mondo, qualche volta della Chiesa: dai cambiamenti climatici alle catastrofi ambientali, dalle disuguaglianze crescenti al gelo demografico, fino alla crisi sanitaria e sociale.
Terrasanta
McJesus: il Cristianesimo fast food indigesto ad Oriente
Se una scultura blasfema offende i cattolici d’Oriente, ma può andare bene per quelli europei, abbiamo un problema. Soltanto una questione di sensibilità differenti? Forse un’occasione per riflettere sul valore (perduto) della testimonianza.
Gerusalemme. Gli anglicani che vollero convertire gli ebrei
Era il 21 gennaio 1849 quando veniva consacrata a Gerusalemme Christ Church, primo edificio di culto protestante nel cuore della Terrasanta. Oggi per alcuni esempio di ecumenismo, per altri di sincretismo, questa chiesa nacque con una missione: convertire gli ebrei al Cristianesimo.
Cristiani in cammino: alle origini del pellegrinaggio
Fra le virtù che il cristiano ha appreso da Cristo c’è sicuramente quella del viaggio. Sin dall’infanzia e ancor più durante il breve arco della sua vita pubblica, Gesù percorse instancabilmente la Terra Santa. E con lui Apostoli e discepoli – uomini e donne – che portarono avanti la pratica del viaggio nell’urgenza di diffondere la buona notizia oltre le barriere geografiche, etnica e linguistiche.
Particolare rilievo storico ha la pratica devozionale del pellegrinaggio. Effetto e derivazione del viaggio di evangelizzazione, essa fu per molti versi opposta ad esso: non movimento centrifugo, ma centripeto, secondo direttrici di viaggio simili, ma inverse.