In principio fu il giaccone, ispirato al piumino bianco effetto rapper di Balenciaga. Oggi è il tempo delle mascherine per l’ossigeno. Evoluzione, se così si può dire, dell’intelligenza artificiale. Ma non dell’intelligenza di chi ne fa uso.
tecnologia
Arte artificiale e arte dell’uomo. Anche dell’uomo Rupnik
La disponibilità di nuovi strumenti tecnici, quali le diverse forme di intelligenze artificiali, ha riacceso l’antico dibattito sul concetto di arte, e su cosa le appartenga o meno. Con un vantaggio sull’arte “umana”.
Hobbit e polli di gomma. Toniolo: storia personale e approccio alternativo, ma scenario politico non sarà serie TV di successo
«Sono le piccole mani a cambiare il mondo» oppure «Salveremo il mondo con un pollo di gomma con la carrucola in mezzo»? Se non avete idea di cosa si stia parlando, rischiate di non comprendere la politica italiana dei prossimi anni.
L’Esodo dei selfie. Intelligenza artificiale, arte o pastorale?
C’è chi ha affidato i testi sacri all’arte, provando a rappresentarne la profonda simbologia, come gli artisti del medioevo. Chi ne ha sottolineato la spettacolarità scenica, come John Martin e William Turner e, decenni dopo, il cinema dei colossal. Chi, ancora, vi ha scorto un’attualità drammatica e laica, come Chagall.
Quel che è certo, è che l’Esodo del popolo ebraico dall’Egitto rimane uno degli episodi più affascinanti della Bibbia, in grado di sopravvivere fino all’epoca delle intelligenze artificiali. Naturalmente, contaminato da quello che oggi è uno dei tratti più utilizzati nella narrazione: il selfie.
Tapia Velasco: «Tante omelie sono un disastro, ma il cuore dell’omelia non si potrà mai delegare ad una intelligenza artificiale»
Barzellette (scopiazzate) su predicatori e perdono. Chat che danno l’illusione di “parlare” con i santi. Robot che aiutano i cattolici impossibilitati a recarsi in chiesa. E poi le omelie. L’intelligenza artificiale ha fatto ufficialmente il suo ingresso nella religione. E noi oltre la soglia ridicolo.