Un servizio, prima ancora che una mediazione. «Manifestare interesse, vicinanza, ascolto, perché il conflitto possa trovare percorsi di pace». È questa la chiave interpretativa del proprio ruolo suggerita dal card. Matteo Maria Zuppi nella veste di inviato del Santo Padre per «allentare le tensioni nel conflitto in Ucraina». Sembra fargli eco il coordinatore del team di mediatori di cui faceva parte anche Zuppi in Mozambico all’inizio degli anni ’90, Mario Raffaelli: «Qualsiasi accordo diventa praticabile e realistico solo quando le parti in causa ritengono preferibile perseguire i propri interessi con il dialogo, anziché con la violenza». L’intervista.
storia
Pentecoste e teste di cane
No, non si tratta dell’ennesima trovata degli amanti dei cani che potrebbe irritare (anche) papa Francesco. La fede cristiana è movimento. Ascensioni, discensioni, assunzioni, predicazioni, missionarietà. Lo spiegano bene la Pentecoste e san Cristoforo. Anche quando ha la testa di un cane.
Di anelli (e segretari) nella Chiesa anglicana. Un matrimonio
Si può contribuire a cambiare la storia anche con un regalo. Bene lo ha dimostrato Paolo VI: prima donando la propria tiara ai poveri nel 1964, dopo una celebrazione con il patriarca di Antiochia dei Melchiti, Massimo IV Saigh, fra i protagonisti del Vaticano II; in seguito imponendo la propria stola sulle spalle del patriarca di Venezia, Albino Luciani, nel 1972, in seguito suo successore; e, fra i due momenti, privandosi anche di un anello.
Difendere l’arte ad ogni costo, ma non venga mai meno la forza di denunciare abitudini tossiche
«Per una persona che ama l’arte ipotizzare di distruggere delle opere è sempre e comunque inaccettabile». Al tempo stesso, «la violenza non va mai giustificata». Intervista alla teologa e storica dell’arte Giuliana Albano.
Benedetto XVI. La nostra inadeguatezza di fronte all’eterno
Benedetto XVI: strumentalizzato, mitizzato, incompreso e compresso dentro tempi e categorie che non spiegano nulla. Per questo, un emblema di libertà.