“Si risponde: negativamente”. Di nuovo. Si potrebbe riassumere così, citando ironicamente la replica che apre un ormai celebre Responsum, l’esito (per ora) della vicenda che ha per protagonista il cardinale tedesco Reinhard Marx e le sue dimissioni: papa Francesco non le ha accettate. Risultato legittimo e possibile, forse anche probabile. E che apre ad alcune riflessioni.
Reinhard Marx
Le dimissioni di tre vescovi. Quanto mai diverse
Tre contesti diversi, tre motivazioni differenti. Eppure tre lettere di vescovi che dicono qualcosa delle difficoltà che la Chiesa – nei suoi singoli membri e nel suo complesso – è chiamata ad affrontare in questo tempo.
La crisi di Marx è la crisi della Chiesa in Germania. Fra Pasqua di Resurrezione e Nietzsche
«Fallimento istituzionale e sistemico» e Chiesa giunta «ad un punto morto». Sono questi, fra gli altri, i cardini dell’avvio della riflessione offerta dal card. Reinhardt Marx, dimissionario arcivescovo di Monaco e Frisinga ed ex presidente della Conferenza episcopale tedesca. Che aprono domande e tradiscono una crisi profonda, anche personale.
Reinhard Marx e Annegret Kramp-Karrenbauer. La Germania progressista è a un passo (indietro)
Con la “rinuncia” di Reinhard Marx e di Annegret Kramp-Karrenbauer, Chiesa cattolica e CDU perdono due leader del progressismo della Germania cattolica. Ora alla ricerca di un successore.
Fra quei due di Treviri, Francesco preferisce il santo
Negli ultimi giorni una doppia distanza separa la Roma di Francesco dalla Germania del card. Reinhard Marx: quella fra il Papa e un altro Marx, il filosofo del Comunismo. Se Treviri deve essere, meglio, allora, sant’Ambrogio.