Per una singolare coincidenza di tempi, dense nubi sovrastano la Chiesa in Polonia: crimini, coperture e una crescente sfiducia. Tali da allungare ombre anche sulla figura di Giovanni Paolo II.
Polonia
Lo strano destino della Santa Sede, fra Stati Uniti, Polonia e Venezuela
Padiglione caldo, il numero 403. Ad Astana il caso – ammesso che esista – ha giocato un tiro alla Santa Sede, vicina di casa degli Usa in uno dei momenti di maggior distanza in tema di ambiente (e non solo). Ma anche con gli altri vicini, per tutt’altre ragioni, i motivi di attrito non mancano.
Oltre fidanzate e suocere. Quando i Nazisti dissero: Dio è con noi
Terrorismo, violenza e islam. Quando i Nazisti usarono Dio per giustificare la violenza si dissero cristiani. Basta dirlo perché sia vero?
Papa Francesco, ad Auschwitz in silenzio di fronte all’horror vacui
«Nessun maestro mi aveva avvisato che il silenzio poteva essere nefasto, malefico, che poteva condurre l’uomo a mentire a tradire, che poteva frantumare e spezzare l’uomo invece di cementarlo. Dopo le grida, i colpi e l’obbligo di restare in piedi, il silenzio. L’angoscia dilagò. Capivo che il silenzio era una tortura più raffinata, più brutale degli interrogatori». Così Elie Wiesel, scrittore ebreo di origini rumene, premio Nobel per la pace, scampato all’Olocausto e scomparso ad inizio luglio, nel suo Testamento di un poeta ebreo assassinato. Un silenzio concepito come vuoto, moderno horror vacui psicologico, filosofico, esistenziale.
Combatto il peccato, non le vittime. Così Popiełuszko salvò le croci buttate
Profeta politico che non parlò di politica, difensore dei lavoratori e della libertà, ma soprattutto sacerdote e martire nella Polonia comunista. È Jerzy Popiełuszko. La sua lezione di misericordia è oggi chiara e di straordinaria attualità. Un santo scomodo, ancora oggi.