«Il Natale, quello vero, è un grande aggregatore di opposti: ci parla di nascita e di morte, quella prefigurata in croce, di rifiuto e di tenerezza, di ricchezza e di povertà, di semplicità e di mistero, di qualcosa di atteso eppure di straordinariamente nuovo e diverso. È impossibile non rimanerne catturati, anche solo come esseri umani. Tanto più come scrittori e pittori».
È uno dei passaggi dell’intervista rilasciata ad ACI Stampa sul nuovo libro Il Natale fra pittura e letteratura, scritto insieme a don Paolo Alliata e nato sulle pagine digitali di questo blog.
Un modo per raccontare – e, speriamo, vivere – il Natale. Proposito nulla affatto semplice, «perché, pur nella sua potente forza evocativa, il Natale cristiano è un sussurro, una brezza leggera dentro una donna e un villaggio della Galilea: non è vento, fuoco o terremoto perché in giornate distratte come quelle che viviamo ci si fermi ad ascoltare».
QUI l’intervista integrale.