In principio fu il giaccone, ispirato al piumino bianco effetto rapper di Balenciaga. Oggi è il tempo delle mascherine per l’ossigeno. Evoluzione, se così si può dire, dell’intelligenza artificiale. Ma non dell’intelligenza di chi ne fa uso.
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Pornografia. La vecchia strada del diavolo
Quando il vecchio demonio è un pornodivo, anche per preti e suore. Una dipendenza e una soluzione.
L’incarnazione delle paralimpiadi, antidoto al tempo dell’illusione
Arti che mancano, corpi che si deformano, talenti che trovano una via tortuosa per esprimersi. Movimenti che cedono eleganza per acquistare valore. Sensi costretti a chiedere un aiuto. Difetti che non mancano del coraggio di apparire con il proprio essere, senza fingere di essere il proprio apparire.
L’Esodo dei selfie. Intelligenza artificiale, arte o pastorale?
C’è chi ha affidato i testi sacri all’arte, provando a rappresentarne la profonda simbologia, come gli artisti del medioevo. Chi ne ha sottolineato la spettacolarità scenica, come John Martin e William Turner e, decenni dopo, il cinema dei colossal. Chi, ancora, vi ha scorto un’attualità drammatica e laica, come Chagall.
Quel che è certo, è che l’Esodo del popolo ebraico dall’Egitto rimane uno degli episodi più affascinanti della Bibbia, in grado di sopravvivere fino all’epoca delle intelligenze artificiali. Naturalmente, contaminato da quello che oggi è uno dei tratti più utilizzati nella narrazione: il selfie.
Perché Dio mi odia? Solitudine artificiale
La funzione di completamento automatico offerta da Google può aprire uno scorcio su una realtà del nostro tempo. Provare per credere. È sufficiente digitare “Perché Dio” nella casella di ricerca del celebre sito web per far sì che il più utilizzato fra i motori di ricerca suggerisca differenti prosecuzioni possibili fra le più richieste dai naviganti.