L’attenzione internazionale e poi il silenzio, o quasi. È il destino dei simboli. Piccoli scorci di un mondo più grande, spesso triste, che appaiono e scompaiono, oscurati dal quotidiano. Un risveglio all’amara realtà per quanti avevano riposto le proprie speranze nella libertà e nell’immediatezza garantite dalla Rete.
guerra
Dalla Madonna di Loreto a Giovanni XXIII. La polemica inutile
4 novembre, festa delle Forze Armate e, sembra, delle polemiche (finalmente) sopite. L’ultima in ordine di tempo quella attorno alla definizione di Giovanni XXIII patrono dell’esercito. Inopportuno? Non di fronte a Maria e a santa Barbara.
Giovanni Paolo I, l’argentino
Il prossimo 26 agosto ricorrerà il 39° anniversario dell’elezione a papa di Albino Luciani. Del filo rosso che unisce i pontificati di Giovanni Paolo I e Francesco si è detto e scritto in abbondanza: l’accento posto sulla misericordia di Dio, gli intenti riformisti, l’attenzione al fenomeno migratorio (l’immigrazione oggi, l’emigrazione al tempo di Luciani) e quel senso dell’umorismo che fece del predecessore di Wojtyła il “Papa del sorriso”. C’è però un aspetto ancora non del tutto esplorato: i legami intessuti da Giovanni Paolo I con l’Argentina ancora prima di diventare pontefice.
Il destino dei cattolici asiatici, sempre all’ombra di una guerra nucleare
È bene dirlo subito: la guerra nucleare non è più vicina oggi di quanto non lo fosse ieri, nonostante il celodurismo trumpiano che si nutre di bombe madri e calcoli di gradimento post-elettorale. Dopo anni di simili celebrazioni, non fa notizia neppure l’ennesimo lancio missilistico in onore di nonno Kim Il-sung, che quest’anno pare si sia trasformato in uno spettacolo pirotecnico più sciocco del solito già poco oltre la rampa di lancio. Un’eredità, quella del “Presidente eterno”, che di perpetuo ha lasciato soltanto sgraziate marce a passo d’oca e assurdi battimani. Si sarebbe tentati di ridurre la vicenda ad una sfida fra scapigliature della politica internazionale, se non fosse per i miliardi di dollari che potrebbero essere destinati a ben più utili scopi da ambo le parti e per le migliaia di vite umane che sarebbero cancellate in un premere di bottoni. Cattolici compresi, che in Asia sembrano vivere il triste destino di trovarsi sempre all’ombra di una guerra nucleare.
Attacco al Monastero del Sinai. Quando l’ignoranza supera la storia
Nell’imminenza del viaggio apostolico di Francesco in Egitto era presumibile che l’Isis alzasse il tiro contro i cristiani. Nel mirino questa volta il Monastero di Santa Caterina sul Sinai, passato indenne fra secoli di storia, anche islamica. Dove non osarono i conquistatori, osa l’ignoranza.