Ad Haiti la vita non è mai stata facile, però non è mai stata triste. Proprio come a Scampia. Intervista a mons. Graziano Borgonovo, sottosegretario del Dicastero per l’evangelizzazione.
geopolitica
La bella addormentata e il risveglio alla realtà
All’opposto di quanto accade nel bel mondo di Basile e Perrault, ci siamo svegliati da una favola per tornare alla realtà. Tre anni di propaganda spesi a convincerci che una guerra sporca e complessa fin da principio fosse giusta e semplice, finiti tra i rovi di un castello incantato ridotto in macerie. Ultimo atto della politica plurifallimentare dell’amministrazione Biden e primo di quella, solo diversamente deludente, di Donald Trump.
Quando nei rapporti internazionali è tutto “giusto”
Dalla guerra giusta alla pace giusta, passando per un giusto risarcimento che sa di speculazione miliardaria. Tutto “giusto”. Più o meno.
Gentilini: «Uno statista dovrebbe ascoltare la letteratura». La diplomazia vaticana? «Si assume responsabilità in modo diverso rispetto al passato»
Della geoletteratura che muove il mondo: ovvero forza della diplomazia e suggestioni dei libri. Anche nell’agire internazionale della Chiesa. Intervista al diplomatico Fernando Gentilini.
Mario Raffaelli: pace non è esito di una buona predicazione, ma della costruzione di un contesto di dialogo. In Mozambico così come in Ucraina
Un servizio, prima ancora che una mediazione. «Manifestare interesse, vicinanza, ascolto, perché il conflitto possa trovare percorsi di pace». È questa la chiave interpretativa del proprio ruolo suggerita dal card. Matteo Maria Zuppi nella veste di inviato del Santo Padre per «allentare le tensioni nel conflitto in Ucraina». Sembra fargli eco il coordinatore del team di mediatori di cui faceva parte anche Zuppi in Mozambico all’inizio degli anni ’90, Mario Raffaelli: «Qualsiasi accordo diventa praticabile e realistico solo quando le parti in causa ritengono preferibile perseguire i propri interessi con il dialogo, anziché con la violenza». L’intervista.