“Cani” e “massa”. Sono due parole che emergono da chat agghiaccianti a definire i confini dell’ennesima terribile storia quotidiana, che ridesta dal torpore estivo e chiarisce nella maniera più dura che sono ben più che l’economia e l’ambiente ciò che una risacca implacabile ci sta portando via. Tutt’altro che un singolo episodio, accaduto nella periferia geografica della periferia dell’Europa, assurge a simbolo, segnale e denuncia del nostro tempo.
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Famiglie immigrate e sacerdozio cattolico. Una nuova ricerca
La figura del “prete straniero” (o della religiosa, del religioso, dello studente) abita sempre più spesso da protagonista le comunità cristiane. Ma cosa accade quando lo “straniero” che decide di imboccare la strada della vocazione sacerdotale è cresciuto – e sempre più spesso anche nato – in Italia?
Vittorio Bachelet. Fare memoria della famiglia e della politica
Gli imbarazzi emersi durante il dibattito sulla scelta del nuovo Presidente della Repubblica palesano il malessere di gran parte della classe cosiddetta dirigente in Italia. Contravvenendo ad uno dei capisaldi della scienza politica del secolo scorso, l’emergenza non ha agevolato la formazione, il ricambio o il miglioramento della classe dirigente, sia essa economica, politica o culturale.
Impariamo dagli animali. Ma ad essere uomini
Una carezza contro pelo, per rimanere in tema. Figli pochi, genitori ancora meno. È la società dell’orfanezza. Che compensa la propria solitudine con cani e gatti. Chiudendo il cerchio di una società suicida ed egoista. Che avrebbe da imparare, anche dagli animali.
De Gasperi, il Natale e “Mana”. E la vuota Europa
«Sono passati ormai centinaia e migliaia di anni…». Potrebbe essere l’inizio di una fiaba. Invece è l’inizio della storia del Natale. Quella vera, incominciata – se così si può dire – in Palestina due millenni fa. A questa si intessono infinite storie. Anche quella di Alcide De Gasperi, autore delle parole in apertura. E di un regalo per “Mana”.