Dal piè dell’erta fronda mosse ‘l passo

Dante Alighieri, DanteDì, Commedia
Leggi in < 1 minuto

Dal piè dell’erta fronda mosse ‘l passo
traver la stigia tana del ribelle
che la maligna ghiaccia cinge ‘n basso.

Dall’anime inscurite infin le stelle
cantor d’Enea fu nume e suo rettor,
a riveder sanato caste ancelle.

Fe’ sé volto nei tre Volti del Signor,
per cielo in cielo materno melodiar
di luci sante ch’avvinse ‘l primo Amor.

Simone M. Varisco

#nonèDante
#DanteDì
#25marzo

Vergine Madre, figlia del tuo figlio. Maria, Dante e l’arte

Maria, Dante, arte
Leggi in 11 minuti

L’8 settembre la Chiesa celebra la nascita di Maria e sei giorni dopo, il 14 settembre, la storia fa memoria della morte di Dante Alighieri. Per il Poeta tredici secoli di tradizione cristiana e per noi sette secoli di riletture convergono nell’individuare Maria come vero cardine della Commedia. È Maria a muovere Beatrice e Virgilio in soccorso di Dante e di ogni uomo che si trovi nella selva oscura; è Maria la costante dell’itinerario spirituale di Dante, che la celebra con profondità umana, poetica e teologica; è Maria che sospinge Dante alla visione dell’Amor che move il sole e l’altre stelle; è Maria, infine, che da secoli impetra agli uomini la misericordia di Dio, tanto che duro giudicio là sù frange e muove a devozione generazioni di fedeli. Accade così anche nell’arte. Che a piene mani, al pari della religiosità popolare, attinge tanto ai testi sacri quanto agli apocrifi alla ricerca di nuovi spunti per celebrare Maria in ogni luogo, dall’infima lacuna dell’universo (Par. XXXIII, 22) al ciel dell’umiltà (Vita nuova, XXXIV).

Leggi tutto