Sin dall’antichità lo Stato, specialmente nelle sue forme più pervasive, non ha disdegnato di utilizzare forme e strumenti propri del divino. Fu così per Augusto, che presentò sé stesso come salvatore della civiltà ed istitutore di una pax universale. Non è difficile riconoscere in ciò l’atteggiamento dei tanti Cesari contemporanei – entità o singole personalità – portatori di pace e benessere universale, sfornatori di progresso che pretenderebbero di recare acqua al proprio mulino e il pane del proprio forno a Pietro.