C’è chi ha affidato i testi sacri all’arte, provando a rappresentarne la profonda simbologia, come gli artisti del medioevo. Chi ne ha sottolineato la spettacolarità scenica, come John Martin e William Turner e, decenni dopo, il cinema dei colossal. Chi, ancora, vi ha scorto un’attualità drammatica e laica, come Chagall.
Quel che è certo, è che l’Esodo del popolo ebraico dall’Egitto rimane uno degli episodi più affascinanti della Bibbia, in grado di sopravvivere fino all’epoca delle intelligenze artificiali. Naturalmente, contaminato da quello che oggi è uno dei tratti più utilizzati nella narrazione: il selfie.