Sin dall’antichità lo Stato, specialmente nelle sue forme più pervasive, non ha disdegnato di utilizzare forme e strumenti propri del divino. Fu così per Augusto, che presentò sé stesso come salvatore della civiltà ed istitutore di una pax universale. Non è difficile riconoscere in ciò l’atteggiamento dei tanti Cesari contemporanei – entità o singole personalità – portatori di pace e benessere universale, sfornatori di progresso che pretenderebbero di recare acqua al proprio mulino e il pane del proprio forno a Pietro.
Benedetto XIV
Mossul ferita. Le persone, la memoria
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Mentre al ritmo del tamburino statunitense anche l’Occidente sembra essersi accorto della tragica situazione mediorientale, nella sua avanzata pressoché indisturbata il Califfato dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Isil) sta travolgendo vite e memorie.
Ricchissima di storia e sede di una delle più antiche comunità cristiane dell’Iraq e dell’intero Medio Oriente, Mossul – nome arabo della biblica Ninive, capitale assira, il cui sito storico sorge di fronte all’attuale centro abitato, sull’altra sponda del Tigri – figura tra le città più gravemente colpite dall’attuale conflitto.