Un recente studio smentisce la spiegazione del “Dio mi ha fatto così”. Il ruolo della genetica nell’orientamento sessuale ridotto all’1%. A pesare maggiormente cultura e ambiente. Con buona pace dell’ideologia.
Non esiste alcun “gene dell’omosessualità”. Ad orientare il comportamento sessuale sarebbero, infatti, ambiente e cultura, con un ruolo decisamente limitato della genetica. A dimostrarlo, i risultati di un recente studio pubblicati sulla rivista “Science”. Un’indagine non qualunque, bensì la più ampia condotta finora sul tema, grazie all’impegno di un consorzio internazionale di ricerca coordinato dallo scienziato italiano Andrea Ganna del Broad Institute di Mit e Harvard, Stati Uniti.
Lo studio ha evidenziato cinque varianti genetiche legate in modo statisticamente significativo a comportamenti omosessuali, ma collegate anche agli ormoni sessuali, all’olfatto e alla calvizie. Anche nel loro complesso, comunque, spiegherebbero meno dell’1% della variabilità nel comportamento sessuale. «Studi precedenti avevano suggerito la presenza di segnali genetici forti che potessero far prevedere il comportamento sessuale: uno dei più noti puntava al cromosoma X, ma nel nostro studio, con un campione 100 volte più grande, abbiamo dimostrato che non è così», ha riferito Ganna all’Ansa.
Un risultato interessante anche per smentire una certa linea ideologica che vorrebbe non soltanto l’omosessualità innata in taluni uomini e donne, ma addirittura “voluta da Dio”. “È Dio che ti ha fatto così”, parole attribuite mediaticamente anche a papa Francesco – e mai confermate ufficialmente – al termine di incontri privati con persone omosessuali. Decisamente meno oscure, invece, le parole del Papa all’udienza generale del 15 aprile 2015: l’ideologia del gender un «passo indietro» per l’umanità, perché «la rimozione della differenza è il problema, non la soluzione».
Insomma, dove non arriva la natura, arriva l’uomo. Vale a dire che a pesare decisamente di più sull’orientamento sessuale sono l’ambiente (ad esempio il contesto familiare e sociale), la storia di vita e la cultura dominante. Perciò, volontà di Dio o prodotto dell’ideologia? La risposta è – come già era – quanto mai scontata. Una riflessione di grande attualità nell’imminenza del “Tempo del Creato”, mese ecumenico di preghiera e azione dedicato alla salvaguardia della nostra casa comune, nell’orizzonte di quello sviluppo umano integrale così caro a Paolo VI e ai suoi successori.
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La scienza smentisce l’ideologia e nonostante ciò si continua a portare aventi tesi false. In realtà tutti sanno bene come stanno le cose e sanno anche molto bene che tutto nasce per distruggere la famiglia e con essa la chiesa cattolica che ha le fondamenta sulla famiglia come Chiesa Domestica nella quale si sviluppa il germe della fede e dell’osservanza dei 10 comandamenti.