Domenica di Pasqua. Nella Risurrezione del Signore. Dillo con gli occhi. Commento al Vangelo di rito ambrosiano, di don Alessandro Noseda.
✠ Vangelo
Gv 20,11-18
O Maria (Maddalena)…
Avevi capito tutto,
avevi già visto tutto,
hai conosciuto la carne dei peccatori
e hai baciato la carne dell’uomo giusto.
Perciò io ti salvo.
Alda Merini, Cantico dei Vangeli
“Donna, Perché piangi?”. La domanda dolcissima, che solo il Signore può fare con la certezza di poter ormai asciugare ogni lacrima, è rivolta alla Maddalena. E subito ne incalza un’altra, sempre con lo stesso tono, con una certezza ancora: che la ricerca è ormai finita e l’amato è lì, per sempre. “Chi cerchi?”. Poi seguirà soltanto un nome, con la certezza di chi sa che il nome è quello giusto: “Maria!”.
E lei risponde: “Maestro!”, con la certezza di chi aveva già capito tutto, ma ora sa che è vero. L’amore con cui Maria è stata salvata non finisce più. È più grande di tutto, anche della morte.
Allora lei corre, con la certezza di chi ormai non ha dubbi: “Ho visto il Signore”. Lo dice con gli occhi, lo grida ai quattro venti.
Buona Pasqua! E che anche i nostri occhi possano dire le stesse parole.
Don Alessandro
Don Alessandro Noseda. Nato a Cantù nel 1974. Dopo gli studi classici e la formazione teologica nel Seminario di Venegono, viene ordinato sacerdote nel 2000 dal card. Carlo Maria Martini. Svolge dapprima il suo ministero a Milano come assistente degli Oratori della parrocchia di San Giovanni Battista alla Bicocca e successivamente della parrocchia del Santissimo Redentore. Dal 2007 al 2011 è cappellano presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Attualmente è parroco nella parrocchia di Gesù a Nazaret, Quartiere Adriano.
Nell’immagine: Domenico Tintoretto, Maddalena penitente, olio su tela, 1598-1602, Roma, Musei capitolini (particolare).
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