La Parola, la Chiesa, il mondo. Commento al Vangelo della Domenica di Pasqua 2025

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Domenica di Pasqua. Ricominciare nel nuovo. Commento al Vangelo del rito ambrosiano, di don Alessandro Noseda.

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✠ Vangelo
Gv 20, 11-18

Let’s start over again
Why can’t we start it over again?
Just let us start it over again
And we’ll be good
This time we’ll get it…
We’ll get it right…

Muse, Exogenesis Symphony Pt.3 – Redemption (The resistance, 2010)

Il brano che il rito ambrosiano propone nella solenne veglia pasquale è il racconto della risurrezione del Signore secondo Matteo. Maria di Magdala e l’altra Maria si recano al sepolcro e lì un angelo rotola via la pietra e rivela che Gesù, il crocifisso, non è più lì, ma è risorto.

E aggiunge: andate ad annunciarlo ai suoi discepoli e dite loro: “Vi precede in Galilea, là lo vedrete”.

L’uomo che cammina ci precede ancora una volta, e non si stanca di anticipare i nostri passi indicando il sentiero. Ma si torna in Galilea, ovvero là dove tutto è cominciato.

Perché tornare laggiù? In questo invito c’è una sfida che coinvolge i discepoli dal momento che hanno ricevuto l’annuncio della vittoria del Maestro: è la sfida a ricominciare tutto da capo, rivivendo in modo nuovo anche le strade più difficili, anche quelle dove sembrava che l’ultima parola dovesse essere concessa alla desolazione.

La condizione per incontrare il risorto e fare esperienza di lui, è quella di ricominciare dall’inizio, sulla sua parola!

C’è una canzone molto bella dei Muse che – sebbene all’interno di un concept album di ispirazione fantascientifica – dice qualcosa di molto umano e di molto appropriato a tale proposito.

Le parole, dopo un inizio di pianoforte con rimandi chiaramente Chopiniani, dicono: “Ricominciamo da capo un’altra volta! Perché non possiamo ricominciare da capo? Ci sia concesso di ricominciare da capo! E questa volta faremo le cose giuste!”.

Il cristiano è autorizzato, anzi invitato, a ricominciare da capo con la forza di colui che ha vinto la morte.

Il cristiano può rifiorire in questa vita, perché a guidarlo c’è il risorto, che rimane fino alla fine dei tempi, ovvero per sempre. Nella nostra vita, ri-orientata dietro i suoi passi, noi lo incontreremo. Questa è la promessa, e questa è la buona notizia.

Buona Pasqua!

Don Alessandro

Don Alessandro Noseda. Nato a Cantù nel 1974. Dopo gli studi classici e la formazione teologica nel Seminario di Venegono, viene ordinato sacerdote nel 2000 dal card. Carlo Maria Martini. Svolge dapprima il suo ministero a Milano come assistente degli Oratori della parrocchia di San Giovanni Battista alla Bicocca e successivamente della parrocchia del Santissimo Redentore. Dal 2007 al 2011 è cappellano presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Attualmente è parroco nella parrocchia di Gesù a Nazaret, Quartiere Adriano.

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