II Domenica dopo la Dedicazione. La partecipazione delle genti alla salvezza. Beato chi?. Commento al Vangelo di rito ambrosiano, di don Alessandro Noseda.
✠ Vangelo
Lc 14, 1a. 15-24
È curioso che, nel Vangelo di Luca, Gesù non sia per nulla conciliante quando qualcuno proclama le proprie beatitudini, ma voglia sempre mettere meglio a fuoco l’obiettivo e raddrizzare la mira. Nel capitolo 11 una donna alza la voce e gli dice: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!». Ma Gesù la corregge: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».
Qui succede lo stesso.
Siamo nella seconda domenica dopo la Dedicazione, e il Vangelo è quello di rito ambrosiano.
Uno che stava a tavola gli dice: «Beato chi prenderà cibo nel regno di Dio!». E Gesù racconta una storia: la parabola degli invitati a nozze (che non volevano venire).
Il punto è chiarire un paradosso: che di fronte all’invito di Dio ad entrare nel suo Regno e a banchettare con lui, coloro che si siedono effettivamente a tavola non sono quelli che avevano ricevuto il biglietto, ma dei poveracci, che i servi del Re hanno spinto ad entrare, finchè la sala si riempia.
L’allusione di Gesù, che a casa dei farisei non le ha mai “mandate a dire”, è proprio rivolta a coloro che conoscono da sempre la Parola di Dio e i suoi inviti, ma non hanno mai rinunciato alle loro priorità per entrare effettivamente a mensa con il Re; proprio come facciamo noi, quando la nostra mira storta e le nostre inquadrature sfocate ci mettono nelle condizioni di dare la priorità alle nostre “beatitudini”, per le quali – restando nel linguaggio della parabola – il campo, i buoi o le feste di turno fanno passare in secondo piano il grande banchetto del Regno.
Don Alessandro
Don Alessandro Noseda. Nato a Cantù nel 1974. Dopo gli studi classici e la formazione teologica nel Seminario di Venegono, viene ordinato sacerdote nel 2000 dal card. Carlo Maria Martini. Svolge dapprima il suo ministero a Milano come assistente degli Oratori della parrocchia di San Giovanni Battista alla Bicocca e successivamente della parrocchia del Santissimo Redentore. Dal 2007 al 2011 è cappellano presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Attualmente è parroco nella parrocchia di Gesù a Nazaret, Quartiere Adriano.
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