La Parola, la Chiesa, il mondo. Commento al Vangelo del 23 marzo 2025

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III Domenica di Quaresima. Domenica di Abramo. Post-verità. Commento al Vangelo del rito ambrosiano, di don Alessandro Noseda.

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✠ Vangelo
Gv 8, 31-59

E tutti pronti a crederci
al primo che lo sa
per continuare a chiedersi
dov’è
come si veste
quanto costa
che faccia ha
la verità
.
Vasco Rossi, La verità (2018)

Terza domenica di Quaresima, nel rito ambrosiano. Lo scontro frontale tra Gesù e i suoi avversari campeggia, nel bel mezzo della Quaresima, quasi per ribadire – a scanso di equivoci – che la Pasqua verso la quale siamo incamminati non viene da sé, ma richiede un cammino, e dunque un passaggio, una lotta, una fatica.

Gesù invita i suoi interlocutori a riconoscere che le cose stanno così, ma per tutta risposta questi gli rispondono di non aver bisogno di alcuna liberazione, in quanto sono mai stati schiavi di nessuno.

Il finale tristissimo che li vede intenti a raccogliere delle pietre per uccidere il liberatore esprime lapidariamente che l’apice della schiavitù è quella di chi nemmeno si accorge di essere schiavo.

Mi viene in mente una canzone di Vasco, datata ormai 2018, nella quale il cantautore dice la sua sulla verità, entrando con il suo testo “nella dialettica intorno al tema della post-verità… ironico e feroce come sempre”.

Dunque, se la verità ci farà liberi, che cosa farà di noi la post-verità? Me lo sono chiesto quasi preso dal bisogno furioso di portare qui Gesù e di tirarlo ancora in mezzo, letteralmente, mettendolo a contatto con le sfaccettature del nostro tempo, per vedere se siamo in cerca di sassi oppure di salvezza.

Dalla Parola del Maestro mi sento spinto a “riconoscere” i miei punti di riferimento, ovvero a compiere quell’atto cognitivo e insieme affettivo che richiede anzitutto che la verità sia percepita come rilevante e non venga relegata a questione di secondaria importanza.

Perché se così fosse, significherebbe che anche la libertà diventa questione di secondaria importanza, e come nella post-verità conta l’illusione che qualcosa sia vero, così anche la libertà che ne verrebbe fuori sarebbe di riflesso, ancora una volta, soltanto una menzogna. Invece la verità si deve riconoscere, e poi – per usare le parole di Vasco – “la verità si sposa”.

Don Alessandro

Don Alessandro Noseda. Nato a Cantù nel 1974. Dopo gli studi classici e la formazione teologica nel Seminario di Venegono, viene ordinato sacerdote nel 2000 dal card. Carlo Maria Martini. Svolge dapprima il suo ministero a Milano come assistente degli Oratori della parrocchia di San Giovanni Battista alla Bicocca e successivamente della parrocchia del Santissimo Redentore. Dal 2007 al 2011 è cappellano presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Attualmente è parroco nella parrocchia di Gesù a Nazaret, Quartiere Adriano.

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