La Parola, la Chiesa, il mondo. Commento al Vangelo del 13 ottobre 2024

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VII Domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore. Divenire. Commento al Vangelo di rito ambrosiano, di don Alessandro Noseda.

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✠ Vangelo
Mt 13, 24-43

Il mondo è fatto
di reti di baci
non di sassi.

Carlo Rovelli, L’ordine del tempo

Prima di leggere, suggerisco l’ascolto di un brano con pianoforte e orchestra: “Divenire” di Ludovico Einaudi. È un’armonia esplosiva che nasce da piccole note appena accennate, come il lievito e il granello di senape; è una cadenza senza posa che fa immaginare il divenire del mondo e del Regno di Dio.

In uno dei libri più affascinanti che ho letto in questi ultimi anni, il fisico e divulgatore Carlo Rovelli scrive che la migliore grammatica per pensare il mondo è “quella del cambiamento, non quella della permanenza. Dell’accadere, non dell’essere”.

Nelle “parabole del Regno” che il Vangelo di oggi ci propone – notare: ben tre di fila in un solo brano – Gesù parla del Regno di Dio proprio in questi termini. Mai descrive una cosa, ma sempre un’azione, una dinamica o, in altri termini, un qualcosa che accade.

Attenzione: non voglio e non potrei mai permettermi di “addomesticare” Rovelli, o di tirare in ballo la fisica per spiegare lo Spirito; semplicemente, mi affascinano gli accostamenti. Mi piacciono le armoniche, soprattutto quelle che mettono in risonanza i significati. Così, mi sono detto: è bello che così vada il mondo, ma anche che Gesù descriva così il Regno di Dio! Che ce ne faremmo di un Regno di Dio che somiglia ad un sasso? Oppure a un diamante? Per quanto bello, che cosa potremmo averci a che fare, dato che nulla sarebbe in gioco?

Invece no. Il Regno è qualcosa che “diventa”, sembrano dirci i racconti del piccolo seme e del lievito. Il Regno di Dio è un bacio, che succede solo se lo vogliamo noi, sembra suggerire il racconto del buon grano e della zizzania, perché l’amore può succedere, ma anche restare incompiuto.

Chi ha orecchi, ascolti!

Don Alessandro

Don Alessandro Noseda. Nato a Cantù nel 1974. Dopo gli studi classici e la formazione teologica nel Seminario di Venegono, viene ordinato sacerdote nel 2000 dal card. Carlo Maria Martini. Svolge dapprima il suo ministero a Milano come assistente degli Oratori della parrocchia di San Giovanni Battista alla Bicocca e successivamente della parrocchia del Santissimo Redentore. Dal 2007 al 2011 è cappellano presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Attualmente è parroco nella parrocchia di Gesù a Nazaret, Quartiere Adriano.

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