Battesimo del Signore. Apriti cielo. Commento al Vangelo del rito ambrosiano, di don Alessandro Noseda.
✠ Vangelo
Lc 3, 15-16. 21-22
Domenica del Battesimo del Signore, rito ambrosiano. Alessandro Mannarino ha scritto una canzone dal titolo “Apriti cielo”, che il cantautore commenta così:
«Mi piace il fatto che l’espressione “apriti cielo” possa essere letta in modi diversi, sia come esortazione che come esclamazione, e mi piace il fatto che ognuno possa dare il proprio senso e significato al titolo, come quando si guardano le nuvole o le stelle e si creano delle forme. Siamo noi che mettiamo i significati nelle cose della vita».
Seguo il cantautore in questa apertura, cerco il mio significato.
Tengo l’esortazione, anzi l’invocazione.
Come il cantautore, la ritengo legittima, perché se restiamo umani, le invocazioni sono le stesse per tutti e tutte sacrosante:
Apriti cielo
Sulla frontiera
Sulla rotta nera
Una vita intera
Apriti cielo
Per chi non ha bandiera
Per chi non ha preghiera
Per chi cammina dondolando nella sera.
Apriti cielo
E manda un po’ di sole
Su chi non c’ha un nome
Su chi non ha ragione
Apriti cielo
E manda un po’ di sole
Su chi cammina solo
Fra milioni di persone.
Alessandro Mannarino, Apriti cielo (Apriti cielo, 2017)
Però la ritengo anche plausibile. Perché il cielo per me non è solo un velo nero dietro al quale non c’è nulla, ma un diaframma che si apre. Lo credo per “buona notizia”; lo credo grazie al Vangelo, che mi parla di un cielo non è più muto né ostile, ma finalmente aperto, da quando Gesù “costringe” Dio a mescolarsi all’umanità scendendo nell’acqua, per farsi battezzare nella stessa fila degli uomini di cui ora fa parte.
Gesù immerge Dio nell’umanità e l’umanità è immersa in Dio.
Il più grande torto che possiamo farci è disprezzarla donandole qualcosa di meno.
Don Alessandro
Don Alessandro Noseda. Nato a Cantù nel 1974. Dopo gli studi classici e la formazione teologica nel Seminario di Venegono, viene ordinato sacerdote nel 2000 dal card. Carlo Maria Martini. Svolge dapprima il suo ministero a Milano come assistente degli Oratori della parrocchia di San Giovanni Battista alla Bicocca e successivamente della parrocchia del Santissimo Redentore. Dal 2007 al 2011 è cappellano presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Attualmente è parroco nella parrocchia di Gesù a Nazaret, Quartiere Adriano.
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