Domenica 9 agosto 2020. X Domenica dopo Pentecoste, Anno A. Commento al Vangelo di rito ambrosiano, di don Paolo Alliata.
✠ In quel tempo. Seduto di fronte al tesoro, il Signore Gesù osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere» (Mc 12,41-44)
Ero andato mendicando di uscio in uscio lungo il sentiero del villaggio, quando in lontananza mi apparve il Tuo aureo cocchio, simile a un sogno meraviglioso. Mi domandai: “Chi sarà mai questo Re di tutti i re?”. Crebbero le mie speranze, e pensai che i giorni tristi sarebbero ormai finiti; stetti ad attendere che l’elemosina mi fosse data senza doverla chiedere, e che le ricchezze venissero sparse ovunque nella polvere. Il cocchio mi si fermò accanto; il Tuo sguardo cadde su di me, e Tu scendesti con un sorriso. Sentivo che era giunto alfine il momento supremo della mia vita. Ma Tu, ad un tratto, mi stendesti la mano destra dicendomi: “Che cosa hai da darmi?”. Ah, quale gesto veramente regale fu quello di stendere la Tua palma per chiedere l’elemosina ad un povero! Esitante e confuso, trassi lentamente dalla mia bisaccia un chicco di grano e te lo porsi. Ma quale non fu la mia sorpresa quando, sul finire del giorno, vuotai a terra la mia bisaccia e trovai nell’esiguo mucchietto di chicchi, un granellino d’oro! Piansi amaramente per non aver avuto cuore di darti tutto quello che possedevo (Rabindranath Tagore, Gitanjali )
I Vangeli registrano in più di una occasione i sussulti entusiasti di Gesù di fronte alle sorprese della vita, e i suoi fremiti di ammirazione davanti ai cuori coraggiosi e tenaci. Nel grande cortile del tempio di Gerusalemme accade una di queste occasioni. Lo sguardo attento e affamato di coraggio del Maestro scruta i gesti dei tanti che si avventurano nei pressi delle casse del tesoro, dove depongono le loro offerte per la manutenzione della grande struttura religiosa. “Tanti ricchi ne gettavano molte”, ma il fumo di quelle donazioni non gli nasconde il fuoco ardente del piccolo amore vedovile. Una donna, senz’altra risorsa che quei grammi di metallo nella mano, consegna con quel gesto di fiducia il proprio respiro nella mano dell’Onnipotente.
Gesù trasale di ammirazione. Freme di gioia e sussulta trepidante: Ecco – dice ai discepoli – questa vi sia maestra. A Dio si dà tutto, oppure il Vivente è per voi come morto. La cosa tanto più impressiona per il fatto che Marco la racconta proprio sulla soglia della passione di Gesù. Il passo successivo a questo è, nella trama del secondo Vangelo, l’ingresso nel racconto della passione. Come a dire: se vuoi davvero star dietro al Messia di Israele occorre che ti disponga a imparare da questa donna. La tua vita non dipende tutta da te, e tenerla tra le mani è un’illusione. Dona con generosità, il Padre dei cieli non chiede che di renderti ricco. Dona con fiducia, la mano del gran Re non si ritiri povera da te. Non lesinare sull’amore con cui gli esprimi la tua gratitudine di stare al mondo. E la Vita troverà il modo di aprirti a nuova e più profonda ricchezza sotto il cielo.
Il Signore ci accompagni.
Don Paolo Alliata
Don Paolo Alliata. Nato a Milano nel 1971, dopo la laurea in Lettere classiche all’Università degli Studi di Milano, viene ordinato sacerdote nel 2000 dal card. Carlo Maria Martini. Attualmente è vicario della comunità pastorale Paolo VI per la parrocchia di Santa Maria Incoronata a Milano. Autore di testi teatrali sull’Antico e sul Nuovo Testamento, è responsabile dell’Ufficio per l’Apostolato Biblico della Diocesi di Milano. Fra le sue pubblicazioni, Dove Dio respira di nascosto. Tra le pagine dei grandi classici (Milano, Ponte alle Grazie, 2018) e C’era come un fuoco ardente. La forza dei sentimenti tra Vangelo e letteratura (Milano, Ponte alle Grazie, 2019). Da due anni le sue omelie sono raccolte su un canale YouTube.
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