La Parola, la Chiesa, il mondo. Commento al Vangelo ambrosiano del 7 giugno 2020

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Domenica 7 giugno 2020. Domenica della Ss. Trinità, Anno A. Commento al Vangelo di rito ambrosiano, di don Paolo Alliata.

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In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà». (Gv 16, 12-15).

Passy, 22 Aprile 1784

Egregio signore,
ho ricevuto la sua lettera del 15 corrente mese, insieme al Memoriale allegato. La descrizione della sua situazione mi addolora molto. Le mando acclusa una somma di dieci Luigi d’oro. Non intendo regalarle tale somma, ma semplicemente pestargliela. Quando tornerà nel suo Paese con una buona reputazione, troverà senz’altro una attività che col tempo le consentirà di ripagare tutti i suoi debiti. Allora, quando incontrerà un altro uomo onesto in simili difficoltà, mi ripagherà prestando a lui tale somma e ingiungendogli di ripagare il debito in modo simile, quando potrà e quando ne avrà l’occasione. Spero così che il denaro passi per molte mani, prima di incontrare un furfante che arresterà il suo progresso. Si tratta di un trucco che ho escogitato per fare del bene con poco denaro. Non sono abbastanza ricco da poter offrire molto in opere buone, quindi sono costretto a giocare d’astuzia e far fruttare al massimo il poco che ho. Con i migliori auguri per il successo del suo Memoriale e per la sua prosperità futura,
resto, caro signore, al suo fedele servizio
B. Franklin

È la lettera che Benjamin Franklin scrive a tal Benjamin Webb, a lui altrimenti sconosciuto, in risposta alla missiva con cui quest’ultimo gli raccontava delle sue difficoltà finanziarie e di vita. Franklin mostra di avere, tra le tante altre, anche la qualità del creativo iniziatore della pratica ancora oggi conosciuta, nei paesi anglosassoni, del pay it forward: il debito che contraggo non lo rifonderò al mio creditore, ma ad altro bisognoso, che diverrà a sua volta creditore di un altro, stabilendo un cerchio virtuoso apertissimo e potenzialmente infinito.

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È una buona immagine per raccontare la visione cristiana del grazia trinitaria. Il Signore della vita – Padre, Figlio e Spirito – è intimamente creditore e debitore d’amore. Da e per tutta l’eternità, Dio è colui che continuamente dona, e anche colui che continuamene riceve. Il Padre dona se stesso al Figlio, il Figlio riceve se stesso continuamente dal Padre, e a Lui si ridona, in quel movimento d’Amore che chiamiamo Spirito Santo. È divino donare, ma è altrettanto divino ricevere. Anche ricevere è un’arte da imparare.

La creazione è allora l’atto d’amore con cui il Creatore fa spazio alle creature perché, nel tempo, divengano se stesse. La loro esistenza è come i dieci luigi d’oro di Benjamin Franklin: un prestito da far fruttare e circolare a vantaggio di altri. Ognuno è depositario di una somma di cui è responsabile, e che ha il compito di mettere a servizio della crescita e dello sviluppo altrui. Solo così la creazione diventa continua, come è chiamata ad essere, e i figli di Adamo partecipano della grande opera creatrice di Dio stesso.

Nella grande avventura del pay it forward esistenziale, in cui tutti siamo impegnati, il Signore ci accompagni.

Don Paolo Alliata

Don Paolo Alliata. Nato a Milano nel 1971, dopo la laurea in Lettere classiche all’Università degli Studi di Milano, viene ordinato sacerdote nel 2000 dal card. Carlo Maria Martini. Attualmente è vicario della comunità pastorale Paolo VI per la parrocchia di Santa Maria Incoronata a Milano. Autore di testi teatrali sull’Antico e sul Nuovo Testamento, è responsabile dell’Ufficio per l’Apostolato Biblico della Diocesi di Milano. Fra le sue pubblicazioni, Dove Dio respira di nascosto. Tra le pagine dei grandi classici (Milano, Ponte alle Grazie, 2018) e C’era come un fuoco ardente. La forza dei sentimenti tra Vangelo e letteratura (Milano, Ponte alle Grazie, 2019). Da due anni le sue omelie sono raccolte su un canale YouTube.

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