Prendono il via domani a Rio de Janeiro, in Brasile, le celebrazioni per i 70 anni di presenza dei Frati Minori Conventuali in America Latina e Caraibi. Particolarmente sentito l’anniversario nella Provincia San Francesco di Assisi.
Rio de Janeiro, non solo Olimpiadi. Nella metropoli brasiliana tre giorni, dal 13 al 15 luglio prossimi, saranno dedicati a celebrare i 70 anni di missione dei Frati Minori Conventuali in America Latina e nei Caraibi. Un calendario denso di appuntamenti, conferenze, cineforum e una celebrazione eucaristica conclusiva, attraverso i quali ripercorrere le memorie storiche e il valore dell’evangelizzazione francescana del Sudamerica. Se la ricorrenza riguarda l’intera America Latina e i Caraibi, l’appuntamento con la storia ĆØ particolarmente sentito nella Provincia San Francesco di Assisi, in Brasile.
Sono infatti passati 70 anni da quel 28 marzo 1946 in cui alcuni frati nordamericani della Provincia Immacolata Concezione scesero in Brasile per crearvi una presenza stabile. La scelta ricadde su Rio de Janeiro. La loro opera seguiva quanto giĆ provato senza successo ad inizio ‘900 da alcuni confratelli della Provincia di Genova in Honduras e della Provincia Romana a Minas Gerais. Tre anni dopo i pionieri nordamericani vennero raggiunti da due frati italiani, padre Vittorio Valentini e fra’ Marino Temporin, partiti dalla Basilica di Sant’Antonio di Padova alla volta di Santos, in Brasile. I due italiani finirono con lo stabilirsi in una giovane parrocchia di periferia della cittĆ di Santo AndrĆ©, nello Stato brasiliano di San Paolo, dedicata al Senhor do Bonfim. Unico arredo una croce ricevuta in dono. Il primo convento era tanto semplice e povero che padre Vittorio usava chiamarlo Rivotorto, in ricordo del tugurio ai piedi del monte Subasio dove dimorarono inizialmente Francesco d’Assisi e alcuni compagni.
Ā«Il giorno 5 [gennaio 1949], con le nostre poche borse, ci siamo finalmente sistemati a Santo AndrĆ©, nel Parco delle Nazioni, in via SvizzeraĀ», ricordava padre Valentini. Ā«La chiesa era una sala con due piccole campane montate su due pali. Una stanzetta era riservata a me e fra’ Marino dormiva in cucina. Abbiamo comprato a credito una stufa a gas e due letti. Non avevamo bisogno di coperte, perchĆ© il caldo era intensoĀ». Era l’inizio di quella realtĆ missionaria che sarebbe diventata la provincia religiosa di SĆ£o Francisco de Assis. Negli anni successivi, consolidata la presenza francescana nel più grande Paese sudamericano, da Padova sarebbe infatti giunto il riconoscimento di “delegazione missionaria” prima, e di “Commissariato per l’America Latina” poi, insieme ad Argentina e Uruguay, durante il Capitolo Provinciale di Padova del 1955. Nel 1970 la regione fu eretta a Custodia Provinciale e finalmente a Provincia di SĆ£o Francisco de Assis il 23 settembre 1991.
Il logo per la ricorrenza ĆØ stato affidato all’artista LĆŗcio AmĆ©rico de Oliveira. Motivo grafico principale ĆØ il Tau, nel quale riecheggiano il frate minore come Cristo crocifisso ā abbigliato con il saio grigio chiaro in uso in quelle terre di missione ā e l’abbraccio dell’Ordine e della Chiesa alle ricchezze umane e culturali del mondo, nelle quali trovare i semi del Vangelo. Lo sguardo rivolto verso l’alto sottolinea l’origine e il fine divino dell’evangelizzazione. All’interno del Tau trova spazio una mappa stilizzata dell’America Latina e dei Caraibi, rossa del sangue dei tanti martiri, delle violenze passate e presenti, ma anche dell’amore per la terra. Sullo sfondo, la striscia policroma rappresenta il dinamismo dello Spirito Santo.
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Il Sismografo
Agenzia Fides