Elezioni in Germania. Un muro fra Est e Ovest, ma anche fra credenti e non

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Il successo dei socialdemocratici, le aree forti di CDU/CSU e il risultato dell’ultradestra disegnano una geografia del voto in Germania che chiama in causa società e appartenenza religiosa.


Gli esiti del voto in Germania, in certa misura attesi da tempo, faranno discutere nei mesi a venire, e non soltanto per l’affannosa – sebbene tutt’altro che impossibile – quadratura del cerchio della maggioranza politica.

Il ridimensionamento della CDU/CSU (cristiano-democratici) è in corso almeno dalla fine degli anni ’50, con l’eccezione di alcuni exploit (significativo quello del 2013) e nonostante l’azione emostatica della Kanzlerin Angela Merkel. Anche la crescita dell’SPD (socialdemocratici) è ragguardevole, sebbene meno costante di quanto si potrebbe immaginare, a differenza, ad esempio, di quella – su numeri più contenuti – dei Verdi.

Elezioni in Germania. Esiti e tendenze. Fonte: Financial Times/Wahlrecht.de
Elezioni in Germania. Esiti e tendenze. Fonte: Financial Times/Wahlrecht.de

Soprattutto, le preferenze politiche espresse dai cittadini tedeschi mostrano una geografia ben precisa. Anzi due.

La prima ricalca i confini storici e sociali che separano ancora la Germania dell’Est da quella dell’Ovest. Se in generale l’SPD sembra prevalere nella Germania settentrionale e CDU/CSU in quella sud-orientale, il confine è più netto se si guarda agli estremi della politica, Afd (ultradestra) e Linke (sinistra radicale). Entrambi i partiti, accomunati da un voto che sa di protesta anti-sistema, hanno ottenuto i propri risultati elettorali migliori nella ex Germania Est, tanto che l’Afd è primo partito in Sassonia e Turingia. Non solo: all’opposto anche i Verdi, con l’eccezione di Berlino, si concentrano pressoché esclusivamente nella ex Germania Ovest. Pur vero che, a conti fatti, i Land della ex Germania Est sono quelli dove destra e socialdemocratici crescono di più e dove sinistra radicale e cristiano-democratici perdono più terreno.

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Elezioni in Germania. Risultati di SPD, CDU/CSU e Afd. Fonte: Financial Times.
Elezioni in Germania. Risultati di SPD, CDU/CSU e Afd. Fonte: Financial Times.

La seconda geografia politica che emerge dal voto chiama in causa l’appartenenza religiosa. Al di là del voto espresso dai singoli elettori, infatti, è evidente che la CDU/CSU del candidato cattolico Armin Laschet abbia, pur nel generale calo, tenuto nelle aree ad alta presenza cattolica e protestante, dalla cattolica Baviera, a sud, alla Bassa Sassonia e alla Renania Settentrionale-Vestfalia ad ovest. Quest’ultima, in particolare, è territorio forte di Laschet, nonché area di importante presenza cattolica, sebbene a generale maggioranza protestante.

Germania. Appartenenza religiosa: cattolici (tonalità di rosso), protestanti (tonalità di blu) e non-religiosi (marrone).
Germania. Appartenenza religiosa: cattolici (tonalità di rosso), protestanti (tonalità di blu) e non-religiosi (marrone).

Di contro, il voto ottenuto dai socialdemocratici appare più parcellizzato e, almeno secondo i dati disponibili al momento, meno legato a precise appartenenze religiose. Significativo, invece, il radicamento dell’ultradestra nella Germania Est, socialmente ma anche religiosamente distinta dal resto del territorio nazionale tedesco, con punte estreme di ateismo e di sostanziale disaffezione alla fede. Ancora limitato, per il momento, il peso dell’elettorato di altre religioni, su tutte quella musulmana, concentrato per lo più nella Germania occidentale.

Nel frattempo, in attesa di capire se sarà “Semaforo” o “Giamaica”, nell’immediato futuro il destino della Germania – e, in certo modo, dell’Europa – è nelle mani degli alleati minori.

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2 commenti su “Elezioni in Germania. Un muro fra Est e Ovest, ma anche fra credenti e non”

  1. interessante analisi; credo che i tedeschi così diversi tra loro ne siano consapevoli. L’ateismo della germania est è penoso perchè appare al tempo stesso rigido come un pietista e al tempo stesso in reazione alla rigida etica evangelica. Nostalgici di hitler e di Ulbricth. che pena

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