Dal Giubileo a Sinner. Gli articoli più letti del 2024

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La classifica degli articoli più letti del 2024. Scenari globali e attualità, le diverse forme della bellezza, ma soprattutto molta Chiesa.


Una realtà ferita da crisi e scandali, ma animata anche da una insopprimibile speranza che, nonostante tutto, si fa strada tra le pieghe della comunione e della storia. Ripercorrere l’anno appena concluso attraverso gli articoli pubblicati negli scorsi mesi su queste pagine è un viaggio interessante, anche per chi scrive. Con molte conferme e qualche sorpresa fra i 10 articoli più letti del 2024.

1. Le mascotte del Grande Giubileo. Allora qualcuno aveva le ali

Si tratta di uno degli ultimi in quanto a pubblicazione (2 novembre), ma al primo posto per numero di lettrici e lettori. Il Giubileo – invocato, atteso, temuto e criticato – dice la sua, conquistando la vetta dell’interesse. Ma non è da sottovalutare neppure una certa nostalgia. Lo spunto è offerto dalla presentazione della mascotte ufficiale del Giubileo della Speranza, Luce. Non si tratta di una novità: anche il Grande Giubileo del 2000 ha avuto i suoi pupazzi, con tutte le differenze del caso. Ulteriore motivo di orgoglio: a segnalare il precedente sono alcuni lettori, dopo l’articolo dedicato a Luce.

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2. Fiducia supplicans. Incoraggiando e articolando il nuovo

Il documento risale alla fine del 2023 ma, complice il periodo festivo scelto per la sua pubblicazione dal Dicastero per la dottrina della fede, se ne è discusso – e molto – soprattutto nel 2024. Si tratta della dichiarazione Fiducia supplicans, dell’allora neo-cardinale Víctor Manuel Fernández. La confusione generata attorno alla benedizione alle (delle?) coppie in situazioni di irregolarità, comprese quelle omosessuali, ne fa uno dei casi più mediatici, e dolorosi, del 2024. Tanto che a fine anno è tempo di fare un bilancio. E qualche domanda.

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3. Il “punto delicato” della Fiducia supplicans non è (solo) l’omosessualità. Per una lettura geopastorale e sinodale

A funestare il clima ecclesiale attorno alla Fiducia supplicans sono anche le frizioni tra Conferenze episcopali in quanto ad accoglienza e applicazione del documento: una vera e propria dinamica “geoecclesiale”, per certi versi affine a quella geopolitica, che vede alcune Chiese locali, come quella tedesca – ricchissima ed europea –, contrapposte ad altre, come le più povere – economicamente parlando – Chiese del continente africano. Con le postille di Fernández a gettare ulteriore benzina su un fuoco che non ha l’aria di essere quello dello Spirito.

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4. Da Francesco a Jannik. Elogio della sottrazione

Difficile non immaginare un “effetto Sinner” nel successo di questo articolo. Il fenomeno italiano del tennis, e non solo, mostra almeno un tratto in comune con un Papa che talvolta sceglie il silenzio: la sottrazione, senza sottrarsi, che batte sul campo l’arroganza dell’addizione.

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5. Arte artificiale e arte dell’uomo

Lo sviluppo delle intelligenze artificiali e la loro diffusione sempre più pervasiva offrono seri motivi di riflessione in campo etico. Dal canto suo, anche l’arte rischia di uscirne imbruttita. Di certo impoverita. Che dire, però, delle implicazioni etiche di un’arte, pur tutta umana, come quella dell’ex gesuita Marko Ivan Rupnik? Ad inizio 2025 la vicenda risulta immutata, tanto nella sua gravità quanto nella sua incompiutezza.

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6. Chiese in vendita, preti cercasi e fedeli sold-out

Fra gli immobili in vendita sul sito internet di un’agenzia fa capolino una chiesa. Una curiosità, ma anche il simbolo del ripiegamento – quanto meno materiale – della Chiesa in gran parte delle società occidentali. Accade in Germania. Dove colpisce duro la crisi di fedeli e si pubblicano inserzioni per trovare seminaristi.

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7. Anche per la Chiesa tira una brutta aria?

A giudicare dalla posizione precedente, più che un episodio singolare, sembrerebbe trattarsi di un pessimo segno. Ma soprattutto del clima di esasperata diffidenza verso questo pontificato. Un’icona cade a terra a causa del vento durante una celebrazione presieduta da papa Francesco e c’è chi vi legge il soffio contrario dello Spirito. E non è la prima volta. Occhio ai chiodi.

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8. Dignitas infinita [Sintesi]. Il passo di Francesco sui princìpi non negoziabili

Sarebbe, però, un errore sottovalutare il desiderio di molti fedeli di comprendere le dinamiche più recenti della Chiesa, anche attraverso i suoi documenti. Dopo Fiducia supplicans, in aprile è la volta di Dignitas infinita. Due gli approfondimenti dedicati alla dichiarazione che si conquistano un posto in questa classifica, a cominciare dalla sintesi ragionata di un documento che interviene sui mali contemporanei che feriscono la dignità umana.

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9. Chi c’è dietro a Dignitas infinita

Dopo la sintesi, è la volta di un viaggio in due tappe nell’umanità che sta dietro – e dentro – alle elaborazioni della dichiarazione Dignitas infinita. Sfruttamento, dolore, falso progresso umano, ma anche il respiro profondo e più autentico della speranza. Per non correre il rischio di fermarsi ai massimi sistemi senza toccare la carne degli uomini minimi.

1a PARTE
2a PARTE


10. Le due porte di Magritte. Quando la Chiesa imbocca quella del mondo

Escluso per una manciata di lettori l’articolo sulla “frociaggine” nella Chiesa: parola (abusata) di papa Francesco. A chiudere l’elenco degli articoli più letti del 2024 è invece una riflessione che muove dalla passione per l’arte che accomuna il Pontefice a lettori e lettrici di queste pagine (e naturalmente a chi scrive, se è vero che fra gli articoli più letti trova posto anche la segnalazione di un libro sull’arte scritto a quattro mani, due delle quali mie: Le parabole fra pittura e letteratura). Possono un paio di porte sfondate rappresentare il nostro tempo? Lo pensa papa Francesco, che cita uno dei due dipinti di Magritte durante il viaggio apostolico in Belgio. Chi scrive vi aggiunge il secondo. Lettrici e lettori mettono il desiderio di una bellezza significante, a tratti perduta, che tutti ci unisce. E che porteremo con noi nel 2025.

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